E’ ufficialmente in vigore, a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, il Piano del Parco Nazionale Gran Paradiso, il più importante strumento di pianificazione previsto dalla legge quadro sulle aree protette.

Al Piano spetta infatti la disciplina della tutela dei valori naturali, ambientali, storici, culturali e tradizionali del Parco, oltre all’organizzazione del territorio in aree caratterizzate da diverse forme di uso e salvaguardia (zone a riserva integrale, generale orientata, agricole e di promozione economico-sociale). Stabilisce inoltre i vincoli di destinazione delle varie aree, individuando sistemi di accessibilità veicolare e pedonale (con particolare riguardo a percorsi, accessi e strutture riservati a disabili ed anziani), i servizi per la gestione e la funzione sociale del parco (come musei, centri visitatori, uffici informativi, aree di campeggio, attività agro-turistiche) e fornisce indirizzi e criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna e sull'ambiente naturale in genere.

L’entrata in vigore del Piano costituisce l’ultimo passo dell’iter iniziato nel 2009 con l’approvazione dello stesso da parte del Consiglio Direttivo dell’Ente, e che ha visto in questi anni diverse fasi. Il piano infatti suddivide il territorio in base al diverso grado di protezione ed è stato predisposto dall'Ente in collaborazione e con il parere obbligatorio della Comunità del Parco (organo composto dai sindaci del territorio, Presidenti delle Regioni, Città Metropolitana di Torino, Unione Montana Valli Orco e Soana, Unione Montana Gran Paradiso e Comunità Montana Grand Paradis); tra le diverse fasi previste dalla normativa ne è stata prevista anche una di consultazione, dando così la possibilità ad enti locali, associazioni e cittadini di presentare osservazioni allo stesso. Il passaggio conclusivo è stata l’approvazione finale da parte delle due regioni interessate dal Parco, avvenuta con la deliberazione n. 349 del 22 marzo 2019 della Regione Autonoma Valle d’Aosta e la deliberazione n. 32-8597 del 22 marzo 2019 della Regione Piemonte.

Altro elemento importante relativo alla pianificazione è il Piano Pluriennale Economico e Sociale (PPES) per la promozione delle attività compatibili, approvato dalle Regioni contestualmente al Piano del parco. Volto a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività residenti nel parco e nelle zone adiacenti, prevede cinque  progetti strategici (fare impresa, creare qualità, promuovere il territorio, un territorio per la ricerca e  fare comunità), il cui sviluppo riguarderà la valorizzazione della rete sentieristica, il rafforzamento dell’immagine, della capacità di iniziativa del Parco e del suo radicamento nel sistema locale.

Il Presidente del Parco, Italo Cerise, ha così commentato: “L’iter di approvazione del Piano del Parco si è finalmente concluso, un grande lavoro che ha coinvolto il territorio e l’Ente Parco in un lungo lavoro di condivisione, partecipazione e dialogo con tutti i soggetti interessati all’area protetta. Il Piano del Parco, con la sua entrata in vigore, non sarà solo un documento di tutela e conservazione, ma soprattutto di promozione e sviluppo sostenibile del territorio”.

Patrizia Vaschetto, responsabile del Servizio Gestione tecnica e pianificazione del territorio: “L’approvazione del Piano del Parco è il risultato di un lavoro svolto in stretto raccordo con le Regioni e preceduto da processi partecipativi che hanno contribuito a definire gli obiettivi e le scelte programmatorie. Le Norme tecniche di attuazione stabiliscono le modalità di adeguamento degli strumenti urbanistici locali, secondo le procedure di copianificazione stabilite dalle normative regionali e con la partecipazione dell’Ente Parco”.

Il Piano è disponibile sul sito del Parco alla pagina http://www.pngp.it/vivere-nel-parco/piano-del-parco