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  • GREAT : Grandi Erbivori negli Ecosistemi Alpini in Trasformazione

Il progetto “GREAT – Grandi Erbivori negli Ecosistemi Alpini in Trasformazione” messo in atto nel Parco Nazionale Gran Paradiso e il Parco Nazionale Svizzero, si è concluso nel 2014 dopo due anni di attività. I due partner del Progetto stanno tuttavia ancora beneficiando dei risultati ottenuti dalle attività di cooperazione.

Il Progetto GREAT è stato finanziato dall'Unione Europea grazie al Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013. In particolare il progetto ha contribuito alla realizzazione degli obiettivi specifici in capo alla misura 1.2 “Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale” dell’Asse prioritario di riferimento “Ambiente e territorio”.

Di seguito sono descritti gli obiettivi principali del progetto. Le attività svolte e i risultati ottenuti sono descritti in dettaglio sul sito del progetto: http://www.greatinterreg.eu/

  • Obiettivo generale

Sui rispettivi territori di competenza, il Parco Nazionale Gran Paradiso e il Parco Nazionale Svizzero hanno una lunga e collaudata tradizione rispetto ai temi della conservazione e della ricerca scientifica sugli ungulati di montagna. 

Attraverso una Convenzione quadro per la collaborazione nell'ambito della ricerca scientifica , le due aree protette hanno avviato una collaborazione allo scopo di condividere metodologie di monitoraggio ed analisi comuni e di ricavare al contempo sistemi di valutazione e conoscenza innovativi nell’ambito della conservazione della fauna selvatica protetta e della biodiversità nei rispettivi parchi.

  • Obiettivi specifici

Tale obiettivo generale passa attraverso la conoscenza condivisa dei meccanismi ecologici che regolano queste specie e che ne condizionano la sopravvivenza; in questo senso le dinamiche ecologiche seguite nel lungo periodo hanno fornito informazioni sulla capacità di risposta delle specie ai principali mutamenti ambientali che si stanno registrando sull’arco alpino, in particolare quelli climatici che hanno influenza sulla qualità della risorsa trofica disponibile e sul comportamento spaziale degli animali.

Gli obiettivi specifici del progetto “GREAT” sono stati:

-          armonizzazione delle metodiche di monitoraggio e di raccolta dati a lungo termine in uso nei due Parchi nazionali, in particolare sulla eco-etologia e sulla biologia delle quattro principali specie di ungulati di montagna (stambecco, camoscio, cervo e capriolo);

-          sistematizzazione di azioni congiunte di condivisione dei database disponibili e di confronto dei dati raccolti, al fine di poter sviluppare strumenti di pianificazione coordinata;

-          creazione di protocolli di analisi ed elaborazione congiunta dei dati raccolti, che consentano di meglio comprendere in particolare il peso dei fattori limitanti che attualmente condizionano lo sviluppo delle popolazioni ungulate;

-          realizzazione di occasioni di conoscenza e diffusione congiunte, in modo da rafforzare al contempo la sensibilizzazione del pubblico sul tema della conservazione e dello sviluppo sostenibile dei territori alpini, così come i processi ascendenti che ne possono conseguire.

Le conoscenze acquisite attraverso le attività specifiche dedicate alla fauna ungulata sono state altresì messe in relazione con quelle relative all’evoluzione della risorsa trofica, in particolare quella che origina dalle praterie alpine, che sono in rapida evoluzione in virtù dei forti cambiamenti climatici in atto.

Parallelamente, poiché la presenza di grandi animali è sempre più fonte di attrazione turistica, tra gli obiettivi specifici del progetto vi è stata anche la valutazione economica del valore intrinseco di queste specie che si traduce in fonte di reddito per le popolazioni locali.

Foto: Davide Glarey