Il Parco al secondo posto, tra le aree protette in Italia, per indice di qualità paesaggistica. E' questo il risultato di uno studio presentato da Federparchi in occasione dell'ottavo congresso nazionale che si è svolto a Trezzo sull'Adda, nell'ambito dell'International Parks Festival, evento collaterale all'Expo.

Il Parco ha ottenuto un punteggio pari a 9,5 su 10, preceduto dal Parco dello Stelvio (9,6) e davanti al Parco delle Foreste Casentinesi (9,2). Lo studio, elaborato da Federparchi, è basato sui dati del progetto europeo Corine Land Cover. Un risultato significativo che conferma quella che è la realtà a livello nazionale, in cui nelle aree protette il consumo di suolo è pari all'1,06%, contro il 7% del resto del territorio italiano.

Una migliore qualità paesaggistica, sempre secondo lo studio di Federparchi, si traduce in opportunità maggiori per l'attività turistica, nei parchi italiani sono state registrate 102 milioni di presenze ed un fatturato di 12 miliardi di euro, con un trend positivo del 7% dal 2007 ad oggi.

Il servizio tecnico del Parco ha rilasciato, nel corso del 2014, 158 nullaosta per interventi all'interno dell'area protetta, di questi uno solo è relativo a nuove costruzioni, mentre circa il 60% attiene alla manutenzione e al recupero funzionale delle strutture presenti nella aree urbanizzate di fondovalle e il 20% alla manutenzione di sentieri, strade e reti tecnologiche e altre infrastrutture esistenti.

"Il mantenimento della biodiversità di questo territorio e del suo paesaggio è una delle funzioni principali del Parco",commenta il Presidente del Parco Italo Cerise, "è proprio grazie al ruolo delle comunità umane e del Parco se è stato possibile tutelare, per le generazioni presenti e future, gli spazi naturali e gli ecosistemi di rilievo internazionale delle valli del Gran Paradiso".