Martedì 26 maggio 2020 dieci operatori del Corpo di Sorveglianza del Parco sono saliti con gli sci da scialpinismo sul ghiacciaio del Grand Etret, alla testata della Valsavarenche al confine con il Piemonte, per il rilievo dell'accumulo nevoso nell'ambito dell’annuale calcolo del Bilancio di Massa del ghiacciaio.

La parte superiore del vallone del Grand Etret a valle del ghiacciaio risultava solcata da una valanga di grosse dimensioni scesa con percorso inusuale dalle pendici del Colle di Punta Fourà.
Gli operatori, divisi in due squadre,  hanno proceduto a scavare 5 pozzi da neve in corrispondenza delle 5 paline ablatometriche di riferimento, individuate tramite strumento GPS.
Presso ciascuno scavo, mediante l'impiego del carotatore Enel Valtecne prestato dalla Società Metereologica Italiana è stato possibile estrarre una “carota” di neve fino al ghiaccio di ghiacciaio.
Pesando ogni “carota” si è calcolato la densità media della neve presso ciascuna palina nonché il contenuto in millimetri di acqua equivalente. L'accumulo medio di neve sul ghiacciaio è stato di 370 cm e la densità media di 426 kg/m3. Sulla superficie del ghiacciaio, con le precipitazioni invernali e primaverili, sono giunti complessivamente 620415 m3 di acqua, pari ad una colonna di 1725 mm di acqua equivalente (accumulo specifico).

Il lavoro sul ghiacciaio riprenderà nel corso dell'estate per il rilievo dell'ablazione, ovvero il calcolo del quantitativo di neve e di ghiaccio fusi al termine della stagione estiva.

Foto di Stefano Cerise e Alberto Peracino