Martedì 25 maggio, in una giornata caratterizzata dal forte vento in quota, è iniziata l’attività di monitoraggio dei ghiacciai del Parco del 2021 con il rilievo dell’accumulo nevoso sul Ghiacciaio del Grand Etrèt, nell’ambito del lavoro di calcolo del Bilancio di massa del ghiacciaio.

14 operatori del Servizio di Sorveglianza del Parco sono saliti sul ghiacciaio con attrezzatura sci-alpinistica ed hanno proceduto a scavare 5 pozzi per misurare e pesare la neve fino alla superficie del ghiaccio in corrispondenza delle paline di riferimento individuate tramite GPS.

Le abbondanti precipitazioni cadute nei mesi di aprile e di maggio hanno compensato l’inverno avaro di neve, ed hanno portato ad un inaspettato valore di accumulo nevoso medio di 335 cm, superiore alla media del periodo 2000-2020 (314 cm).

La densità media della neve è risultata di 410 kg/m3, valore molto al di sotto della media dei 21 anni precedenti (473 kg/m3); tale dato è da imputarsi all’abbondante presenza di neve recente superficiale più leggera rispetto alla neve più “vecchia” e compatta dell’inverno.

Sulla superficie glaciale sono giunti complessivamente 527070 m3 di H2O, pari ad una “colonna” di acqua media di 1465 mm di spessore. L’accumulo specifico di 1465 mm di w.e. (acqua equivalente) risulta di poco superiore al valore medio del periodo 2000-2020 (1426 mm).

Il lavoro sul ghiacciaio riprenderà nel corso dell'estate con il rilievo dell'ablazione specifica (ovvero il computo del quantitativo di neve e di ghiaccio fusi al termine della stagione estiva) ed il calcolo finale del bilancio di massa del ghiacciaio.

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Foto di Alberto Rossotto / Stéphanie Bethaz / Vittorio Saccoletto