Da mercoledì 2 a giovedì 3 settembre si è svolta l’ispezione sul territorio da parte di alcuni esperti dell’IUCN (l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), per il rinnovo della Green List, riconoscimento ottenuto dal Parco Nazionale Gran Paradiso nel 2014, unico standard mondiale di misurazione dell’efficacia di gestione e buone pratiche delle aree protette.

Con la delegazione di esperti si è tenuta una riunione nella sede di Torino con la Direzione e gli uffici, cui ha fatto seguito un sopralluogo in Valle Orco. Nel corso della visita sono stati verificati aspetti gestionali su diverse materie presso l’incubatoio ittico di Ghiglieri e il Centro Visita di Locana, il Centro Homo et Ibex a Ceresole Reale, l’area del Nivolet e il casotto del Bastalon, con il Presidente e i referenti della ricerca scientifica e dei monitoraggi della biodiversità, della sorveglianza e delle iniziative legate allo sviluppo del territorio e dell’educazione ambientale.

Il Parco Nazionale Gran Paradiso è ad oggi l’unico in Italia ad aver ottenuto il riconoscimento, confermato nel 2017, lo stesso prevede delle verifiche triennali per il rinnovo, che non è automatico ma soggetto ad accertamenti ed ispezione sul campo, per il controllo del rispetto dei requisiti previsti dalla Green List.

A inizio anno è stata avviata la procedura di rinnovo del riconoscimento, la cui candidatura è stata formalizzata a febbraio, secondo le prescrizioni dell’IUCN. L' attività si svolge con il supporto di Federparchi nell'ambito della convenzione con il Ministero dell'Ambiente. La dimostrazione dell’efficacia gestionale si basa su una serie di 50 indicatori che spaziano su tutta l’organizzazione e l’attività del Parco: governance, pianificazione, gestione, risultati. La procedura comprende la di visita sul campo da parte dei verificatori, a cui seguirà la conclusione dell’istruttoria per la decisione finale da parte dell’IUCN.

La Green List IUCN è uno strumento a disposizione dei parchi per valutare la loro efficacia nella conservazione della biodiversità. L'approccio Green List IUCN promosso in Italia da Federparchi di cui era presente alla visita il referente, rappresenta una metodologia per la valutazione di efficacia sulla gestione delle aree protette, nonché uno strumento attraverso il quale migliorare la qualità e l'efficienza delle attività di gestione.

Trasversale a tutta la procedura è il coinvolgimento degli attori del territorio con cui l’Ente agisce nella sua attività quotidiana, fra cui le amministrazioni locali, le associazioni, gli operatori, le Guide e altre categorie di stakeholder. Nell’incontro che si è svolto mercoledì 2 nel salone del Grand Hotel di Ceresole Reale, i verificatori hanno interloquito direttamente con una rappresentanza significativa dei portatori di interesse.

“L'Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove questo approccio è stato fino a oggi testato sul campo”, spiega il Presidente Italo Cerise, “Tale approccio rappresenta un modello per le aree protette mondiali compresi i siti della Rete Natura 2000, da fare conoscere e condividere. La procedura è un’occasione significativa per fare il punto sull’azione del Parco a tutto campo, misurata da parte di un organismo internazionale”.