Sono quattro gli agricoltori che, insieme alle loro praterie nel versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso, parteciperanno al concorso internazionale Prairies fleuries (Praterie fiorite), promosso dal Ministero dell’agricoltura francese.

Lunedì 6 luglio una giuria presieduta dal Presidente del Parco, Italo Cerise, e composta da specialisti in materia italiani e francesi, tra cui la responsabile del servizio botanico Laura Poggio e l’agronomo Mauro Bassignana dell'Institute Agricole Régional, esprimerà il proprio giudizio sull’equilibrio tra “produttività e biodiversità” delle quattro praterie.

Per il primo anno infatti, grazie alla collaborazione transfrontaliera tra il Parco Nazionale Gran Paradiso ed il Parc National de la Vanoise, l’area protetta ha aderito all’iniziativa realizzata per premiare il lavoro che gli agricoltori svolgono a favore dell’ambiente e del paesaggio attraverso lo sfalcio e il pascolamento delle loro praterie permanenti. Il concorso, nato per i parchi francesi, è stato ampliato anche ai gemelli transfrontalieri, tra cui il Gran Paradiso.

Il concorso prevede che le praterie delle valli alpine a cavallo tra Francia e Italia vengano attentamente analizzate sotto il profilo della gestione, dell’interesse foraggero e della presenza di un elevato numero di specie; lo spirito del concorso prevede che, allo stesso tempo, vengano valutati il loro contributo paesaggistico, la gestione e l’apporto alla biodiversità locale, cioè alla ricchezza di specie vegetali e animali che le praterie portano con sé.

Gli agricoltori partecipanti sono Tiziana Ferrè di Rhêmes-Notre-Dame, Giuseppino Bich di Valsavarenche, Liliano Gratton e Massimiliano Garin di Cogne. A tutti i partecipanti verrà fornito gratuitamente un rapporto completo sul valore foraggero dell'erba e del fieno raccolti nella parcella presentata a concorso; sulla base dei suoi risultati l’agricoltore potrà orientare al meglio la gestione della sua prateria.