Il Presidente del Parco, Italo Cerise, ha partecipato ieri, 6 dicembre 2021, alla Giornata dedicata al trentennale della Legge 394, organizzata dal ministero della Transizione ecologica, in collaborazione con Federparchi e Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e e Molise a Civitella Alfedena.

Durante il suo intervento il Presidente ha ricordato come, in occasione della promulgazione della Legge nel 1991, il Parco avesse già 70 anni. 

"E' proprio grazie alla applicazione della 394 che il Parco del Gran Paradiso ha potuto recuperare un rapporto positivo con il suo territorio, che per le vicissitudini del passato si era incrinato in maniera assolutamente negativa. Innanzitutto la 394 ha fatto salvo il Corpo di Sorveglianza che è stato ed è per il Parco un elemento distintivo ed una eccellenza assoluta sia per quanto riguarda il controllo del territorio e la prevenzione dei reati, sia per quanto riguarda i monitoraggi e il supporto alle attività scientifiche ai fini della conservazione della biodiversità. Ma anche per l’unitarietà del Parco che insiste sul territorio di due regioni di cui una a statuto speciale. Ma non solo, grazie alla 394 con l’istituzione della Comunità del Parco e con l’inserimento dei rappresentanti della stessa nel Consiglio Direttivo si aprirono nuovi spazi di democrazia, di dibattito e di confronto tra il territorio e l’Ente. Sempre grazie alla 394 con l’avvio della elaborazione degli strumenti di Pianificazione le tensioni e i conflitti si sono progressivamente attenuati e si è potuti giungere dopo 10 anni di lavoro, oltre alla definizione dei confini, alla redazione di un Piano del Parco condiviso e ad  un Piano di sviluppo Socio Economico che è una matrice di progetti che hanno trovato applicazione in modo significativo proprio nell’ultimo decennio".

Ha poi concluso osservando come "...la 394 sia una ottima legge che ha consentito di creare nuovi parchi e aree protette in Italia aumentando in maniera significativa la superficie protetta del nostro Paese e che tra l’altro la strategia europea sulla biodiversità ci impone di portare al 30% entro il 2030. Una legge che ha definito obiettivi chiari per quanto riguarda le finalità dei parchi coniugando conservazione e sviluppo; individuando gli strumenti adeguati per una gestione efficace degli stessi anche ai fini della  transizione ecologica dei territori dove sono presenti aree protette; ma che ha visto, nel corso del tempo, attenuarsi la sua forza propulsiva a causa di vari fattori interni ed esterni ai parchi e che quindi, a mio avviso, necessita di una revisione per rilanciare il “sistema dei parchi” che possono giocare un ruolo importante, in questa fase di transizione, verso un nuovo modello di sviluppo che sia realmente sostenibile".

Nell'occasione la sottosegretaria di Stato al Ministero della Transizione Ecologica, Ilaria Fontana, ha consegnato una targa in riconoscimento ai due parchi centenari, Gran Paradiso e Abruzzo, Lazio e Molise.

E' possibile rivedere tutti gli interventi della giornata sul canale facebook di Federparchi

Foto PNALM