A Cogne, nel Parco del Gran Paradiso, il punto sul monitoraggio e la conservazione delle specie con un incontro nazionale promosso da Federparchi, sesto appuntamento seminariale verso il congresso di ottobre.

I Parchi nazionali e le Aree protette sono in prima linea per la difesa della biodiversità. Ogni anno al loro interno si svolgono oltre 200 attività di censimento e monitoraggi su habitat e specie. Nei soli Parchi nazionali negli ultimi 10 anni, sullo stesso tema,  sono stati attivati 1700 progetti di ricerca  mentre  in media ogni anno si svolgono 45 operazioni di reintroduzione e ripopolamento. In Italia  sono a rischio il 45% di animali vertebrati sulle 1.265 specie presenti sul nostro territorio; il 15% delle piante superiori; il 40% delle piante inferiori e il 30% dei principali ambienti naturali.

 “I Parchi e le Aree protette italiane sono un patrimonio naturale collettivo,  la loro funzione prioritaria è quella della conservazione della biodiversità. Essi costituiscono il punto avanzato di tutela  dell’ambiente e un eccellenza del nostro paese, inoltre rappresentano anche un modello di sviluppo sostenibile, un punto di incontro fra l’uomo e la natura. Un bene comune che  richiede la cura  e l’attenzione di tutti i cittadini e di tutte le  istituzioni.” Lo afferma il Presidente di Federparchi Giampiero Sammuri in occasione dell’incontro nazionale promosso da Federparchi  su “Monitoraggo e conservazione della biodiversità nelle aree protette” in svolgimento a Cogne (Aosta) nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.

“Ringrazio Federparchi per averci affidato un tema così importante quale il monitoraggio e la conservazione della biodiversità che è la ragione stessa per la quale viene istituita un’area protetta. – lo afferma Italo Cerise, presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso -  Un tema difficile ma anche stimolante per chi è chiamato a gestire le aree protette e deve saper coniugare conservazione e sviluppo, tutela e valorizzazione. Il seminario di Cogne – prosegue Cerise -  è anche un momento di confronto e di crescita del sistema delle aree protette che vuole contribuire allo sviluppo sostenibile dei territori di riferimento, attraverso la conservazione della natura e la fornitura di una pluralità di benefici ecologici, socioeconomici e culturali. A tale proposito credo che l’esperienza del Parco nazionale del Gran Paradiso con i suoi 96 anni di attività possa essere particolarmente significativa.”

Nel corso del seminario sono state presentate esperienze e buone pratiche in merito alla tutela della biodiversità. Parchi ed Aree Protette garantiscono la salvaguardia e la protezione delle specie animali e della flora: 5.600 diverse specie vegetali (il 50% delle specie europee e il 13% endemiche);  57.000 le specie animali di cui 56.168 invertebrati;  1.265 vertebrati; 93 specie di mammiferi; 473 specie di uccelli;  58 specie di rettili; 38 specie di anfibi; 473 specie di pesci ossei; 73 specie di pesci cartilaginei. 

Un impegno portato avanti dall’intero sistema delle Aree protette del nostro Paese. In Italia ci sono 24  Parchi Nazionali, 134 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 27  Aree Marine Protette (più tre in via di istituzione), oltre trecentosessanta Riserve regionali. Una garanzia per la salvaguardia della natura, dell’ambiente, della biodiversità.