Giovedì 17 novembre alle 9.45 nella Sala Consiliare del Comune di Cogne si è svolta la presentazione dei risultati di uno studio sulle affluenze turistiche di provenienza nazionale ed estera nell’area protetta, commissionato dal Parco Nazionale Gran Paradiso e realizzato da Vodafone Italia e CS Research  utilizzando l’innovativo strumento dei Big Data.

Il progetto è nato con lo scopo di esplorare i flussi turistici di visitatori nel Parco del Gran Paradiso basandosi sui dati telefonici e le metodologie dei Big Data, ovvero tramite l’analisi di una enorme quantità di dati, in questo caso relativi alla telefonia mobile, che grazie alle tecnologie sono stati anonimizzati, aggregati e processati con algoritmi ad hoc. Il risultato sono una serie di informazioni che, unite a rappresentazioni grafiche, possono essere utilizzabili nella predisposizione di strategie turistiche.

Durante il periodo di osservazione, i dati confermano un andamento delle presenze fortemente stagionale e, per gli italiani, una variabilità settimanale ancora più accentuata. Questa variabilità è presente in forma molto meno accentuata per i turisti stranieri. Le visite degli italiani sono concentrate durante il weekend mentre quelle degli stranieri sono complessivamente costanti durante la settimana, con modalità molto specifiche per nazione di provenienza che tendono a compensarsi.

All’interno di tutto il Parco, le nazioni di provenienza più rappresentate sono quelle limitrofe: Francia e Svizzera; assieme al Belgio e all’Olanda queste quattro nazioni contano per il 60% dei visitatori stranieri.

Il Parco è connesso principalmente con il nord Italia (con l’eccezione di Roma), escludendo le località più vicine, Milano, Torino e Genova hanno il numero maggiore di visitatori. In ottica di promozione i dati raccolti saranno quindi utili per attivare azioni di comunicazione che coinvolgano altre regioni italiane.

Sia per gli italiani che per gli stranieri, il Parco è naturalmente diviso tra versante valdostano e versante piemontese, con una sovrapposizione marginale delle visite; fortissima è la connessione tra il Parco e la Valle D’Aosta, una parte significativa dei turisti visita infatti sia l’area protetta che altre zone della Regione. Anche in questo caso le conclusioni dello studio serviranno per implementare itinerari che coinvolgano entrambi i versanti, tra questi il progetto “Giroparco Gran Paradiso”, che coinvolge in parte i percorsi offerti dalle mulattiere reali, già avviato e in fase di implementazione.

Il Presidente del Parco, Italo Cerise, ha così commentato: “Dallo studio emerge che l’area del Gran Paradiso può rappresentare un valore significativo per le strategie turistiche delle due regioni. Riteniamo quindi che rendere disponibili i dati vada nell’ottica di una sinergia tra tutte le istituzioni coinvolte, al fine di migliorare l’offerta turistica e contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, in un momento in cui il turismo naturalistico è tra i più richiesti nei segmenti di mercato”.

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