Giovedì 11 e venerdì 12 ottobre esperti da tutta Europa si sono riuniti in Valsavarenche per un workshop internazionale dedicato alla lontra, finalizzato a trovare una strategia comune di gestione di questo mammifero legato agli ambienti d’acqua dolce e specie “bandiera” di alto valore ecologico, scomparsa dall’arco alpino e in gran parte dell’Europa centrale negli anni ’70 a causa della caccia  per la pelliccia pregiata, della distruzione del suo habitat (tagli della vegetazione ripariale, cementificazioni degli alvei fluviali, ecc) e dell’inquinamento da pesticidi.

All’incontro hanno partecipato esperti di conservazione di questa specie dell’Otter Specialist Group, il gruppo istituito ad hoc dalla commissione di sopravvivenza delle specie dell’IUCN. La lontra infatti è stata inserita tra le specie potenzialmente a rischio dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ed è classificata come Minacciata nella lista rossa nazionale. Oltre agli esperti dell’IUCN sono intervenuti amministratori, esperti e ricercatori tedeschi, svizzeri, austriaci, sloveni e francesi.

Grazie alla presentazione delle diverse realtà presenti sull’arco alpino è stato possibile fare il punto della situazione su questo mammifero, dal monitoraggio dell’impatto sugli ecosistemi e sulle attività umane alle ipotesi di modalità di gestione condivise a livello alpino in ambito europeo.

I risultati dei lavori hanno portato alla redazione del documento ‘Gran Paradiso Otters in the Alps Manifesto’ (Manifesto del Gran Paradiso sulla lontra nelle Alpi)  che l’IUCN-Otter Specialist Group diffonderà attraverso tutti suoi canali e che rappresenta un primo passo verso una strategia transnazionale condivisa di gestione di questo meraviglioso abitante dei nostri fiumi

Nell’occasione i partecipanti hanno visitato anche il Centro per gli ecosistemi acquatici del Parco in località Rovenaud, la cui apertura al pubblico è prevista per l’estate 2019 ed in cui al momento sono ospitati tre esemplari di lontra.