Il progetto LIFE GRAYMARBLE ha come obiettivo la conservazione di due pesci d’acqua dolce in pericolo di estinzione in Italia, la trota marmorata (Salmo marmoratus) e il temolo adriatico (Thymallus aeliani).

L’area di progetto comprende l’areale di distribuzione originario delle due specie all’interno del bacino idrografico della Dora Baltea, in Italia nord-occidentale, interessando le province di Torino e di Aosta, rispettivamente nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. La rete fluviale di questo bacino idrografico si sviluppa per oltre 450 km, se consideriamo anche i 15 tributari di maggiori, e rappresenta il limite nord-occidentale della distribuzione  della trota marmorata e del temolo adriatico. Il progetto LIFE GRAYMARBLE coinvolge 9 siti Natura2000, 1 parco nazionale (Parco Nazionale Gran Paradiso) e 1 parco naturale regionale (Parco Naturale del Mont Avic). I siti di progetto includono anche diversi corsi d’acqua che scorrono a quote superiori rispetto a quelle originariamente colonizzate dai due salmonidi, ma che possono risultare idonei per la trota marmorata quando utilizzati quali aree di conservazione ex-situ, come dimostrato nel precedente progetto LIFE BIOAQUAE (BIO/IT/000020) [link a: http://www.bioaquae.eu/ ].

La trota marmorata (Salmo marmoratus) è inclusa nell’allegato II della Direttiva “Habitat” (92/43/CEE) e classificata in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered) in Italia [link a pag. IUCN nazionale – Critically Endangered: http://www.iucn.it/scheda.php?id=-788860032 ], con popolazioni in decremento presso l’intero areale di distribuzione (IUCN, 2020).

Il temolo adriatico (Thymallus aeliani) è incluso nell’allegato V della Direttiva “Habitat” (92/43/CEE) come Thymallus thymallus, in quanto la linea genetica adriatica è stata attribuita dalla IUCN ad una nuova specie solo recentemente, facendola immediatamente classificare in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered) [link a pagina IUCN internazionale: https://www.iucnredlist.org/species/146280943/146280948 ], con pochissime popolazioni relitte presso l’intero areale di distribuzione (IUCN, 2020). 

Ricerche precedenti, condotte dal 2007 dai partner di progetto, hanno messo in evidenza il drammatico declino di questi due salmonidi nell’intero settore nord-occidentale della loro distribuzione, soprattutto per quanto riguarda il bacino idrografico della Dora Baltea, in particolare:

  • Analisi genetiche su 200 riproduttori selvatici di trota marmorata hanno restituito altissimi livelli di ibridazione (93%) con la trota fario di ceppo atlantico (Salmo trutta). Inoltre, lungo i 450 km di rete idrografica potenzialmente idonea ad ospitare la specie target, solo due popolazioni, in non oltre 20 km di fiume, sono risultate di purezza elevata;

 

  • Il temolo adriatico, come riportato nell’ultimo aggiornamento della Lista Rossa IUCN, è considerato estinto presso la quasi totalità del suo areale originario, con l’eccezione di due sole popolazioni residuali in Piemonte. Lungo il corso della Dora Baltea permangono solo pochi individui di questo salmonide, distribuiti lungo un tratto fluviale non superiore i 20 km, la cui caratterizzazione genetica deve ancora essere definita.

Questa drammatica situazione può essere imputata ad alcune minacce, che il progetto GRAYMARBLE si propone di mitigare o eliminare:

 

  • Minaccia n°1. Ibridazione e introgressione con salmonidi alloctoni introdotti, ovvero trota fario atlantica e temolo d’oltralpe (o pinna rossa); si tratta di una fra le principali minacce per la conservazione della trota marmorata e del temolo adriatico; fino al 2021 oltre 4 milioni di individui giovanili di trota fario atlantica (Salmo trutta) erano rilasciati ogni anno nei fiumi e torrenti del bacino idrografico della Dora Baltea, mentre stock di temoli d’oltralpe (Thymallus thymallus), erano rilasciati almeno fino al 2010;
  • Minaccia n°2. Carenza di conoscenze riguardo le popolazioni selvatiche residuali delle specie target; è fondamentale individuare Unità Evolutive Significative (Evolutionary Significant Units, ESUs) e Unità Gestionali (Management Units, MUs), quale passo necessario per definire le popolazioni selvatiche geneticamente idonee da cui prelevare i riproduttori per la riproduzione artificiale, e la successiva reintroduzione in natura;
  • Minacce n°3 e n°4. Alterazione della continuità fluviale e dei regimi idrici; Queste due minacce sono considerate tra le più importanti alterazioni dell’ambiente fluviale indotte dall’uomo, nonché causa del declino della quasi totalità delle specie ittiche d’acqua dolce. Monitoraggi pregressi dei movimenti di alcuni individui di trota marmorata lungo la Dora Baltea, (radio-tracking) hanno dimostrato che le barriere insormontabili per la fauna ittica rappresentano il principale fattore di minaccia per la naturale distribuzione della specie lungo l’asta fluviale e quindi per la sua conservazione, limitandone per esempio l’accesso ai siti di riproduzione e la possibilità di contrastare i cambiamenti climatici (ricerca stagionale di situazioni ambientali idonee lungo la rete idrica). Ad oggi sono state individuate 36 barriere fluviali insormontabili lungo il corso della Dora Baltea, mentre prelievi idrici e Deflussi Minimi Vitali (DMV) risultano insufficienti e condizionano il regime idrico naturale della Dora Baltea dell’80% (Reform III Alcotra, 2013);
  • Minaccia n°5. La mancanza di incubatoi ittici adeguati (mortalità in allevamento dell’80%) non ha permesso di ottenere stock riproduttivi geneticamente certificati per le due specie target bloccando la pianificazione di progetti di reintroduzione a rinforzo dei popolamenti selvatici;
  • Minaccia n°6. In ultimo, la mancanza di linee guida e regolamenti specifici per la gestione delle due specie target e degli habitat fluviali, non ha permesso di preservare adeguatamente le popolazioni residuali. La pesca di queste specie è stata vietata in regione Valle d’Aosta solo dal 2019, mentre In Piemonte vige tutt’ora un regolamento di pesca che permette in alcuni tratti terminali della Dora Baltea di pescare anche durante il periodo riproduttivo delle due specie.

Considerando queste minacce, per la conservazione di questi due salmonidi endemici del bacino del Po, il progetto LIFE GRAYMARBLE considera necessario che siano perseguite una serie di azioni, condivise e diffuse presso tutto il bacino idrografico della Dora Baltea, ovvero:

  • Stop immediato all'introduzione di specie ittiche alloctone;
  • Eradicazione di specie ittiche alloctone presso le aree individuate dal progetto;
  • Ripristino della continuità fluviale lungo 20 km di Dora Baltea, risolvendo 17 sbarramenti fluviali;
  • Applicazione di DMV idonei per le specie target presso 6 corsi d’acqua;
  • Costruzione ed implementazione di allevamenti ittici adeguati nelle due regioni;
  • Introduzione in natura di individui geneticamente certificati di trota marmorata e temolo adriatico, stabilendo nuove popolazioni e rinforzando quelle selvatiche rimanenti;
  • Aggiornamento di regolamenti e leggi attuali riguardo le specie ittiche e gli habitat acquatici.

Responsabile per il PNGP: Rocco Iacobuzio, per informazioni contattare rocco.iacobuzio@gmail.com

Link esterni

- Sito ufficiale progetto GRAYMARBLE: https://www.lifegraymarble.eu/

- Pagina Instagram: https://www.instagram.com/lifegraymarble/

- Pagina Facebook: https://m.facebook.com/Life_GRAYMARBLE/