Le alte temperature registrate tra fine settembre e la prima metà di ottobre hanno mantenuto condizioni prettamente estive in Valle d’Aosta e nelle valli del Gran Paradiso, al fine di valutare gli effetti sul ghiacciaio del Grand Etret di tale anomalia termica autunnale il team del Corpo di Sorveglianza deputato al monitoraggio dei ghiacciai, ha effettuato un sopralluogo straordinario in data 15 ottobre 2023.
Una squadra di guardaparco è salita nuovamente ad effettuare le misurazioni presso le 5 paline ablatometriche per rilevare la fusione di ghiaccio nel periodo 20 settembre (data di chiusura del bilancio di massa 2022-2023)-15 ottobre.
I dati raccolti variano tra i 18 ed i 28 cm di ghiaccio fuso ed evidenziano la perdita di uno spessore medio di 23 cm di ghiaccio su tutta la superficie del ghiacciaio, pari a -202 mm di acqua equivalente, con un trend di fusione medio giornaliero piuttosto omogeneo di circa 1 cm/giorno.
Il dato rilevato è risultato fortunatamente inferiore rispetto a quanto si temeva; più fattori hanno giocato a favore del ghiacciaio nel mantenere contenuta l’ablazione nonostante le temperature elevate del periodo: l’esposizione NW, le ridotte ore di sole, la minore inclinazione dei raggi solari, ma soprattutto la nevicata del 21-22 settembre che seppur scarna ha ricoperto il ghiacciaio per diversi giorni.
Il risultato ottenuto non verrà incluso nel bilancio di massa 2022-2023 per mantenere l’uniformità nella serie storica (per convenzione i bilanci sono sempre stati chiusi intorno alla metà di settembre), ma verrà conteggiato in quello del 2023-2024.
Il dato è tuttavia di grande importanza sia per comprendere quanto abbia influito sull’ablazione l’anomalia termica autunnale 2023 sia per fare chiarezza nel bilancio di massa del prossimo anno su quale sarà il reale peso dell’ablazione estiva 2024.
Foto Alberto Rossotto / Jean Laurent Jordaney