E’ in corso di svolgimento da lunedì, 12 settembre e
fino a domenica 18 settembre la scuola estiva “Advances in Species distribution modelling in ecological studies and
conservation
” (Progressi nella modellizzazione della distribuzione delle
specie negli studi ecologici e in conservazione), organizzata dall'Università di
Pavia e dal Centro Studi Fauna Alpina del Parco Nazionale Gran Paradiso.

Alla summer school partecipano 50 fra studenti
universitari, dottorandi e ricercatori, provenienti da diversi paesi europei ed
extra-europei, tra cui India, Brasile e Turchia, che avranno la possibilità di
interagire con i maggiori specialisti in questo campo, grazie a lezioni
frontali ed esercitazioni pratiche presso l’Università di Pavia dal 12 al 16
settembre, per poi spostarsi nel fine settimana in Valsavarenche, nel cuore del
Parco Nazionale del Gran Paradiso, per attività sul campo.

L'uso della modellistica finalizzata alla comprensione
dei fattori che influenzano distribuzione e abbondanza di specie e popolazioni
di animali e di piante è sempre più frequente. L'efficienza di alcuni metodi di
analisi e di previsione consente di perseguire finalità di conoscenza di base e
di applicazione alla gestione di grande utilità. Negli ultimi anni sono stati
messi a punto algoritmi sempre più precisi da parte di naturalisti e matematici
e proprio  alcuni fra i protagonisti di
questa innovazione parteciperanno come docenti a questa scuola estiva.

Lo studio della distribuzione delle specie, e di come
questa vari nel tempo e nello spazio, è un tema di particolare attualità in
questi tempi di cambi climatici, che stanno modificando velocemente gli areali
di distribuzione di molte specie animali e vegetali. “Per le aree protette il monitoraggio degli areali di distribuzione delle
varie specie di interesse conservazionistico e 
lo studio di come questi stanno velocemente cambiando è di cruciale
importanza per indirizzare le azioni di conservazione future. In particolare in
ambienti di alta montagna come quelli del Parco Nazionale Gran Paradiso, i
cambiamenti climatici potrebbero ridurre di molto gli areali ottimali per
specie adattate ai climi freddi, limitandole alle quote più alte
” ha
commentato Achaz von Hardenberg, biologo del Parco e co-organizzatore della
scuola estiva, assieme al Prof. Giuseppe Bogliani dell’Università di Pavia.

Ma le applicazioni di questo tipo di modelli non si
limitano allo studio degli effetti ecologici dei cambi climatici. La dottoressa
Rajasri Ray, dell'Indian Institute of Science, una delle partecipanti,  si occupa per esempio di piante medicinali:
la possibilità di determinare gli areali potenziali di alcune delle specie di
maggior interesse applicativo consentirebbe di agevolare l’azione di studio e
monitoraggio finalizzate a uno sfruttamento sostenibile delle piante stesse. La
dottoressa Gurutzeta Guillera-Arroita, dell’Università di Kent in Gran
Bretagna, docente della scuola, invece 
si occupa di sviluppare nuovi metodi per modellizzare la distribuzione,
e dunque contribuire alla conservazione, di una delle specie più minacciate
sulla terra: la tigre di Sumatra, di cui si stimano meno di 300 esemplari in
libertà.  

Grazie al contributo dell'Universita' di Pavia e
dell’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso è stato possibile offrire un contributo
per le spese di soggiorno ad alcuni partecipanti provenienti da paesi in via di
sviluppo. Maggiori informazioni sul programma sono disponibili sul sito:
http://www.speciesdistribution.org

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