L'aquila reale (Aquila crhysaetos)

L'aquila reale è un rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridae ed è una specie iconica delle nostre Alpi. Da sempre simbolo di forza, fierezza ed orgoglio, è un animale molto usato nell’araldica ed è stato emblema di numerose bandiere.

La specie nidifica su pareti rocciose dove le coppie, solitamente insieme per la vita, costruiscono più di un nido all’anno, per poi scegliere il più adatto in base all’abbondanza di prede e all’assenza di fonti di disturbo. 
È un’ottima cacciatrice e può predare una grande varietà di animali: dai piccoli roditori di qualche centimetro di dimensione, fino agli ungulati attorno ai 20 kg; tuttavia è un uccello opportunista e non disdegna le carcasse. La caccia si svolge su ambienti aperti, sia impervi che piani.
L'aquila reale ha un'apertura alare di 190-220 cm e la femmina è più grande del maschio. Gli adulti hanno piumaggio di colore bruno, i giovani hanno grandi macchie bianche al centro delle ali e alla base della coda. La testa infine presenta sfumature di color oro, caratteristica che viene ricordata nel nome specifico scientifico (dal greco chrysós = oro e aetós = aquila).

Questo maestoso rapace, che un tempo presentava un’ampia distribuzione sul continente, nel nostro Paese è confinato alle regioni montane. In passato, l’aquila reale non è stata adeguatamente tutelata ed è stata spesso vittima di episodi di bracconaggio. La specie infatti ha subito un forte declino fino agli anni ’90. Attualmente, nel Parco è ben distribuita e nidifica in tutte le valli all’interno dei confini, dove viene censita regolarmente da alcuni anni. Da questi censimenti risulta che nell'area del Parco vivono circa 27 coppie di aquile reali.

Con contributo di Riccardo Alba

Foto copertina: Vittorio Ricci

Foto galleria: Giancarlo Giudici - Bertrand Muffat Joly - Giuseppe Tomasi