Lo specchio del bosco

Destinazione: Laghetti di Pelaud (m 1870) nella Valle di Rhêmes
Dislivello: m 147
Tempo di salita: 1.30 ore
Partenza:  loc. Chanavey (Rhêmes Notre Dame) presso Hotel Boule de Neige

Una breve escursione parte dalla frazione di Chanavey, attraversando il ponte sul torrente,  e segue per lunghi tratti la pista di fondo che non dovrà mai essere calpestata. Si attraversano numerosi ambienti  diversi, riuscendo così ad osservare alcuni angoli caratteristici:  il bosco di larici e ontani lungo il ruscello, i villaggi di Oreiller e Bruil, ormai quasi del tutto ristrutturati rispettando l’architettura tipica di montagna, la sede di valle delle guardie del Parco a Bruil. Oltre Bruil il sentiero continua costeggiando la Dora di Rhemes, in tutta la sua magnifica variabilità di torrente di montagna, per incontrare una scalinata che permette di superare una parete rocciosa e arrivare dapprima a Chaudanne e,  costeggiando il villaggio, alla zona del Pellaud, con i suoi specchi d’acqua popolati da trote e rane rosse, immersi in un boschetto appartato e luminoso...

I larici e abeti rossi che fanno da cornice al lago inferiore, ne sono anche i protettori e custodi indiscussi da secoli: il laghetto, in realtà effimero, non potrebbe esistere se non ci fosse quel bosco che con la sua ombra permette la vita a rane temporarie e trote che necessitano di acque fredde, mentre i loro rami danno ospitalità a scoiattoli rossi, cince, picchi, crocieri e martore. Nel laghetto superiore è presente la più antica centralina di produzione idroelettrica della valle, con ancora la data di costruzione incisa sull’architrave.

Il rientro si può effettuare sullo stesso percorso o sulla strada, chiusa al traffico veicolare e non sgomberata dalla neve sino all’ingresso del capoluogo…lungo il percorso sulla strada sarà più facile avvistare animali sul versante esposto a est, che in primavera permette lo scioglimento precoce della neve e, nella parte tra Bruil e Chanavey,  presenta delle zone rocciose verticali spesso frequentate dagli stambecchi.

Da non perdere:
- Centro Visita del Parco Gran Paradiso di Rhêmes Notre Dame
- villaggi di Oreiller, Bruil, Chaudanne, Pont  e Pellaud
- latteria a Bruil
- forno e mulino a Chaudanne
- vecchia centralina idroelettrica a Pellaud

I segni del tempo

Destinazione: Alpeggi dell'Entrelor (m 2142) nella Valle di Rhêmes
Dislivello: m 420
Tempo di salita : 2 h
Partenza: Piazzale di Rhêmes Notre Dame, di fronte alla chiesa

I manuali di geografia potrebbero utilizzare il vallone dell’Entrelor come chiaro esempio di soglia o gradino glaciale, a testimonianza della storia geologica della valle, scavata dai ghiacciai quaternari. Di fronte al municipio di Rhemes Notre Dame si imbocca una stradina che si addentra nel villaggio e arriva al ponte sulla Dora di Rhemes. Oltrepassata la statua dedicata al Gipeto, di fronte alla sede delle guardie del  Parco,  si continua verso destra fino a incrociare la pista di fondo. Si prosegue costeggiando con attenzione la pista lungo il torrente per pochi metri per prendere la strada poderale che sale a sinistra. Fatti pochi tornanti si raggiunge l’alpe Pré du bois, recentemente ristrutturato e poi, lasciata la pista di fondo sulla destra, si entra nel bosco, seguendo il sentiero estivo. Il percorso sale fino ad incontrare un canale irriguo e prosegue in piano sulla destra. Ad un tratto , prima di incontrare un masso che sembra sbarrare il sentiero si prende a sinistra, su un percorso ripido che fortunatamente dopo circa 50 m di dislivello spiana   per raggiungere il bivio di un sentiero che sale dal villaggio di Broillat.  Sempre salendo si fanno diversi tornanti uscendo a tratti dal bosco – prestare attenzione in caso di forti nevicate -  per raggiungere una croce di legno all’imbocco del vallone.

La vista è emozionante e spazia dalla cima dell’Entrerlor  alla Granta Parey, alla Grande Rousse, la più alta della vallata con i suoi 3607 m. Questo gigantesco “gradino” geologico che fa una sorta di salto dal vallone di Entrelor fino al fondovalle sottostante in esposizione Nord, ha permesso una colonizzazione di conifere quali abeti, larici e pini cembri, con un ricco sottobosco a mirtillo, uva orsina e rododendro. Questa vegetazione permette la vita ad alcuni animali che prediligono i versanti esposti a Nord, quali il fagiano di monte, la nocciolaia, la lepre variabile.

Con meno di 50 m di dislivello si raggiunge l’alpeggio Entrelor.

Il rientro si può fare sullo stesso percorso oppure deviando al bivio prima indicato verso Broillat, Chaudanne e Pellaud e di qui al punto di partenza.

Da non perdere:
- villaggio di Bruil (latteria)
- alpeggio sperimentale Entrelor

Per apprezzare le bellezze naturali del Parco con le racchette da neve fatevi accompagnare da una Guida ufficiale (visitate la sezione Escursioni con le Guide).

Attenzione: verificare sempre, prima di partire per un'escursione i bollettini nivo – meteorologici regionali (molto utile il Bollettino Aineva Neve e valanghe), poiché le zone potrebbero essere soggette a fenomeni valanghivi. Per ulteriori informazioni sulla sicurezza è possibile visitare il sito della Fondazione Montagna Sicura