In occasione del centenario del Parco, undici ragazzi fra i 16 e i 20 anni del Gruppo Scout Cavagnolo 1 hanno effettuato a piedi il percorso da Pont Valsavarenche fino a Noasca durante la prima settimana di agosto, con una grande sfida come obiettivo: un cammino senza rifiuti.

Per realizzare questa impresa, il gruppo di Marella, Michea, Valentina, Alice, Andrea, Daniele, Domenico, Elisa, Ernesto, Maria e Paolo si è appoggiato ai produttori locali, che hanno sostenuto il progetto sin dall’inizio, riconoscendo il valore di questa scelta.

«È stato fondamentale – raccontano i capi scout – il dialogo con le associazioni, le guide del Parco e le istituzioni che hanno accolto l’iniziativa, dando ai ragazzi molti spunti di riflessione sul tema ambientale. Trascorrere una settimana senza produrre alcun rifiuto può sembrare davvero complicato, ma il gruppo si è rimboccato le maniche, cercando di fare il proprio meglio. Si è cercato di evitare completamente oggetti “usa e getta”, preferendo invece contenitori di stoffa, oggetti per l'igiene personale solidi e l'acquisto di alimenti sfusi. Ad aiutarli a rispettare l’impegno preso è stata l’immensità e la forza della natura circostante che li ha accompagnati nel loro lungo cammino, che chiede più che mai lo sforzo dell’essere umano per preservarla e tutelarla».

Oltre la soddisfazione per l’esperienza escursionistica nel parco, si è registrato anche un buon bilancio sul fronte dei rifiuti raccolti: «Sei giorni di cammino sono passati in fretta, cercando sempre di evitare sprechi inutili. L'ultimo giorno c’è stata la pesa finale di tutti i rifiuti. In totale il gruppo scout, composto da tredici persone compresi gli accompagnatori, ha prodotto in 6 giorni 250 grammi di carta, 215 grammi di vetro e 230 grammi di indifferenziato, mentre 500 grammi è il peso dei rifiuti raccolti lungo i bordi delle strade e dei sentieri del Parco. I ragazzi sono tornati a casa soddisfatti per il risultato ottenuto, ma anche con la consapevolezza che si può fare sempre meglio, e che la sfida non è terminata alla conclusione del percorso, ma sarà sempre implicitamente presente nella loro vita di tutti i giorni».

I partecipanti hanno infine espresso parole di gratitudine per il supporto ricevuto: «Un ringraziamento particolare ad Emilia Berthod (Da Emy) produttrice locale di Genepy, dove i ragazzi hanno prestato il loro servizio, per la meravigliosa accoglienza e per la sua storia fatta di coraggio e scelte importanti, all’alpeggio di Loup Silvyane a Rovenaud per gli ottimi formaggi locali, al Panificio Lou Forn a Ceresole Reale produttori di prelibatezze (pane fatto con farine integrali con la pasta madre e torte e dolci della tradizione piemontese con ingredienti biologici a chilometri zero) e a Riccardo del Valli (l’orto del Valli), giovane agricoltore di Rivarolo che ogni settimana rifornisce tutta la valle con la sua frutta e verdura fino a Colle del Nivolet. Un ringraziamento a tutte le Associazioni per le loro preziose testimonianze, al sindaco Alex Gioannini e al vicesindaco Mauro Durbano di Ceresole Reale per l’ottima accoglienza ricevuta. All’Ente Parco Gran Paradiso per l’impegno quotidiano nel preservare la bellezza del primo parco nazionale d’Italia».

Immagini fornite dal Gruppo Scout Cavagnolo 1