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Regia patente di Carlo Felice, re di Sardegna, con la quale viene proibita la caccia allo stambecco, ridotto ad alcune centinaia di capi attorno al Gran Paradiso e scomparso del tutto sull’arco alpino francese, italiano, svizzero, austriaco e sloveno (nell'immagine: Carlo Felice di Savoia in un ritratto del 1821).

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Nel 2006 il Parco Nazionale del Gran Paradiso è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette, assegnato dal Consiglio d'Europa ad aree protette naturali o semi-naturali che siano di interesse europeo dal punto di vista della conservazione della diversità biologica, geologica o paesaggistica e che godano di un adeguato livello di protezione.

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Il Parco oggi registra 1,9 milioni di presenze annuali, può vantare una rete di sentieri di 850 km e 9 centri visitatori. Accanto a una ricerca scientifica di livello internazionale nascono progetti finalizzati a valorizzare i prodotti e le imprese locali come il Progetto Marchio di Qualità Gran Paradiso.

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Nell’ambito del congresso internazionale dei Parchi, promosso dall’Unione Mondiale Conservazione della Natura (IUCN), il 14  novembre 2014 il Parco Nazionale Gran paradiso è entrato a far parte della Green List delle aree protette, la prima certificazione a livello mondiale che riconosce efficacia ed equità nella gestione dei Parchi

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A luglio 2017 è stato presentato a Campiglia Soana il Centro Visitatori “L’uomo e i coltivi”, un percorso di visita museale che ripercorre la storia dell’agricoltura e mette in rilievo il ruolo dell’uomo nel suo rapporto con l’ambiente naturale.

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A settembre 2019 è stato inaugurato il centro visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso “Acqua e Biodiversità” di Rovenaud – Valsavarenche. Il Centro, che si estende in un'area di 14.000mq in località Rovenaud di Valsavarenche permette di effettuare una vera e propria “immersione” in un ambiente del Parco in cui tutto è legato all'acqua. Nel Centro, che funzionerà da lente d’ingrandimento sugli ecosistemi legati all’acqua, sono ospitate delle lontre, specie un tempo presente in questi ambienti e scomparsa a causa delle persecuzioni e trasformazioni ambientali operate dall’uomo. Gli esemplari presenti provengono da un allevamento europeo e gli spazi a loro destinati sono idonei a ospitare animali in cattività.

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  • E' istituito il divieto di caccia

    Regia patente di Carlo Felice, re di Sardegna, con la quale viene proibita la caccia allo stambecco, ridotto ad alcune centinaia di capi attorno al Gran Paradiso e scomparso del tutto sull’arco alpino francese, italiano, svizzero, austriaco e sloveno (nell'immagine: Carlo Felice di Savoia in un ritratto del 1821).

    • Francesco Marabotti - Ritratto di Carlo Felice - Restored by the Foundation Conservation and Restoration Centre La Venaria Reale
  • Si rafforza la tutela dello stambecco

    Rinnovo dell’azione di tutela dello stambecco del Gran Paradiso con la Regia patente del re Carlo Alberto, anche se la caccia da parte del re e della famiglia reale è consentita (nell'immagine: targa lignea con riferimento alle Regie patenti del 1836).

    • Targa lignea con riferimento alla Regia patente del 1836
  • La Riserva Reale di Caccia

     Nel 1856 Vittorio Emanuele II dichiara Riserva Reale di Caccia le montagne del Gran Paradiso, salvando dall'estinzione lo Stambecco che in quegli anni aveva ridotto la sua popolazione a livelli allarmanti

     

  • Ultima caccia reale

    Nel 1913 si svolge l’ultima caccia reale, sei anni più tardi Vittorio Emanuele III decise di cedere allo Stato i territori del Gran Paradiso di sua proprietà con i relativi diritti, indicando come condizione che si prendesse in considerazione l'idea di istituire un Parco Nazionale per la protezione della flora e della fauna alpina.

  • Nasce il primo parco nazionale italiano

    Il 3 dicembre 1922 venne istituito il Parco Nazionale Gran Paradiso, il primo Parco Nazionale italiano, “allo scopo di preservare la fauna e la flora e di preservarne le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio".

  • Crolla la popolazione di Stambecco

    Tra il 1933 e il 1947 si assiste ad un crollo drammatico della popolazione di Stambecco a causa principalmente della centralizzazione delle gestione del Parco ed un conseguente scollamento con il territorio, dell’utilizzo di personale non locale, del bracconaggio e del crollo della situazione faunistica.

  • La rinascita e l’Ente di Gestione

    Il 5 agosto 1947, con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, viene istituito l'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso. Il primo direttore è Renzo Videsott. Ha inizio un lungo e difficile percorso per la tutela e la promozione dell’area protetta.

  • Inaugurazione giardino botanico Paradisia

    Nel 1955 viene inaugurato il giardino botanico Paradisia a Valnontey, frazione del comune di Cogne, nel cuore del Parco, a 1700 m di quota, su una superficie di circa 10.000 m2. Oggi le strutture turistiche e di educazione ambientale nel Parco contano 9 centri visitatori, 1 Centro di Educazione Ambientale, 1 Officina di attività ambientali e 2 ecomusei con oltre 32.000 visite all’anno (dati 2011).

     
  • Un Parco internazionale

    Nel 1972 le crescenti sinergie tra il Gran paradiso e il parco francese de la Vanoise hanno reso naturale il gemellaggio tra i due Enti e la direzione delle loro azioni verso un obiettivo di sviluppo compatibile e di protezione a lungo termine.

  • La reintroduzione dello stambecco sulle Alpi

    L’ultima colonia di Stambecco sopravvissuta sulle Alpi costituisce il serbatoio genetico di questa specie. Il Gran Paradiso ha la grande responsabilità  di dover gestire questo patrimonio di variabilità e il dovere conservazionistico di intervenire con reintroduzioni e ripopolamenti in altre aree, qualora utile e necessario.

  • A piedi tra le nuvole

    Nel 2003 viene inaugurato il progetto di mobilità sostenibile “A piedi tra le nuvole” che, accanto alla regolamentazione del traffico, prevede il rilancio dell’intera area del Nivolet con proposte turistiche di qualità.

  • I grandi ritorni

    Negli ultimi anni il Parco ha visto un incremento delle presenze faunistiche con il ritorno del lupo e la prima nidificazione del gipeto sulle Alpi Occidentali.

  • Diploma europeo delle aree protette

    Nel 2006 il Parco Nazionale del Gran Paradiso è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette, assegnato dal Consiglio d'Europa ad aree protette naturali o semi-naturali che siano di interesse europeo dal punto di vista della conservazione della diversità biologica, geologica o paesaggistica e che godano di un adeguato livello di protezione.

  • Il Parco di oggi: tra conservazione e sviluppo sostenibile

    Il Parco oggi registra 1,9 milioni di presenze annuali, può vantare una rete di sentieri di 850 km e 9 centri visitatori. Accanto a una ricerca scientifica di livello internazionale nascono progetti finalizzati a valorizzare i prodotti e le imprese locali come il Progetto Marchio di Qualità Gran Paradiso.

  • Il Parco nella Green List IUCN

    Nell’ambito del congresso internazionale dei Parchi, promosso dall’Unione Mondiale Conservazione della Natura (IUCN), il 14  novembre 2014 il Parco Nazionale Gran paradiso è entrato a far parte della Green List delle aree protette, la prima certificazione a livello mondiale che riconosce efficacia ed equità nella gestione dei Parchi

  • L'uomo e i coltivi: apre il Centro Visitatori di Campiglia Soana

    A luglio 2017 è stato presentato a Campiglia Soana il Centro Visitatori “L’uomo e i coltivi”, un percorso di visita museale che ripercorre la storia dell’agricoltura e mette in rilievo il ruolo dell’uomo nel suo rapporto con l’ambiente naturale.

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  • Confermato l'inserimento nella Green List IUCN

    Dopo l'inserimento nella Green List nel 2014, primo e unico parco nazionale italiano ad essere stato selezionato, il Gran Paradiso viene riconfermato nel 2017 a seguito del processo di verifica triennale

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  • Inaugurato il Centro Visitatori di Rovenaud

    A settembre 2019 è stato inaugurato il centro visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso “Acqua e Biodiversità” di Rovenaud – Valsavarenche. Il Centro, che si estende in un'area di 14.000mq in località Rovenaud di Valsavarenche permette di effettuare una vera e propria “immersione” in un ambiente del Parco in cui tutto è legato all'acqua. Nel Centro, che funzionerà da lente d’ingrandimento sugli ecosistemi legati all’acqua, sono ospitate delle lontre, specie un tempo presente in questi ambienti e scomparsa a causa delle persecuzioni e trasformazioni ambientali operate dall’uomo. Gli esemplari presenti provengono da un allevamento europeo e gli spazi a loro destinati sono idonei a ospitare animali in cattività.

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  • Per la terza volta nella Green List IUCN

    Dopo 2014 e 2017 la IUCN riconosce al Parco l'inserimento nella Green List anche nel 2021. La Green List rappresenta una metodologia per la valutazione di efficacia sulla gestione delle aree protette, nonché uno strumento attraverso il quale migliorare la qualità e l'efficienza delle attività di gestione.

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    100 anni e cento ancora

    Il 2022 ha visto una fitta serie di eventi, locali e nazionali, per le celebrazioni del centenario del Parco, a partire dalla Cerimonia di inaugurazione a Roma svoltasi a fine aprile alla presenza del Capo di Stato Sergio Mattarella, e conclusasi il 3 dicembre 2022, giorno del compleanno del Parco, con una cerimonia finale al Castello di Sarre (AO) alla presenza di autorità politiche ed istituzionali tra cui il Ministro per l'Ambiente e Sicurezza Energetica.

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