Già dal 2007 nel versante valdostano, e più recentemente in val Soana in quello piemontese, il ritorno spontaneo del Lupo nel Parco ha creato un acceso dibattito sulla situazione relativa alla presenza della specie. Per sgombrare il campo a dubbi, inesattezze, paure e luoghi comuni su questa specie, protetta a livello nazionale ed europeo, in questa pagina sono state raccolte le informazioni sul comportamento del lupo ed i suggerimenti sulle possibili attività di prevenzione da mettere in atto insieme a residenti e allevatori per convivere con questo predatore. 

L'Ente Parco non ha reintrodotto il lupo

Il Parco non ha mai pensato di reintrodurre il Lupo. Se avesse avuto tale intenzione avrebbe dovuto mettere in atto una complessa procedura che, per la normativa Europea, prevede che in caso di reintroduzione di specie tutelate dalla direttiva Habitat siano sentiti gli Enti locali interessati, consultato il pubblico e formalizzata una autorizzazione dell'Ente Parco, previa comunicazione al Ministero dell'Ambiente, supportata da apposito studio.

Il ritorno del lupo è conseguenza di una dispersione naturale, in partenza dall'Appennino ligure e dalle Alpi marittime e quindi dalle aree montane dell'Alta Savoia. Inoltre gli spostamenti e insediamenti stabili di questa specie negli ultimi 20 anni riguardano molte zone del Nord-Ovest e non solo la Val Soana, una condizione di co-esistenza quindi già appurata in altre realtà. Le migrazioni naturali derivano dallo spopolamento delle fasce pedemontane e montane, che ha favorito l'insediamento e la proliferazione di abbondante fauna selvatica, in particolare ungulati, naturali prede del lupo. Attualmente il lupo è segnalato sulle Alpi in Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Slovenia.

Il lupo attacca l'uomo?

Rassicuriamo i residenti ed i fruitori dell'area protetta: non ci sono state uccisioni da parte di lupi nei confronti di umani negli ultimi 188 anni in tutto il Nord-Italia. Facendo un paragone sono invece 50-70.000 le persone morse dai cani ogni anno, addirittura 8 sono state uccise nel 2008 secondo quanto riferito dal Ministero della Salute. 

Una specie protetta

Il lupo è specie protetta in Italia dal 1971, attualmente l’uccisione di un lupo viene punita con l’arresto o pesanti ammende. A livello comunitario oltre alla Convenzione di Berna, anche la Direttiva comunitaria Habitat 43 del 1992 prevede la protezione del lupo e del suo habitat. E' dovere del Parco far rispettare la legislazione europea e italiana attualmente in vigore.

Cosa sta facendo l'Ente Parco?

Oltre a realizzare incontri dedicati ai residenti per spiegare il ritorno della specie e tranquillizzarli sulla situazione relativa alla presenza nelle valli, l'Ente Parco ha attivato un progetto di monitoraggio del lupo, i guardaparco ed il servizio scientifico dell'Ente monitorano assiduamente il branco ed i suoi spostamenti. L'Ente Parco inoltre, ha già provveduto, come previsto dalla Legge, a garantire le procedure di indennizzo dovute in caso di attacco di lupi al bestiame.

Cosa bisogna fare se vedo un lupo?

Anche se non è da ritenersi pericoloso, il lupo è comunque un animale selvatico che potrebbe comportarsi in maniera imprevedibile se si sente in pericolo. E’ bene dunque seguire alcune norme di comportamento per disturbare il meno possibile questa specie protetta, oltre a sfruttare con la massima sicurezza possibile questo spettacolo offertoci dalla natura:

  • non avvicinatevi in nessun caso ai lupi una volta avvistati e accontentatevi di osservarli ed eventualmente fotografarli da distante;
  • evitate urla o altri rumori che potrebbero spaventare l’animale;
  • una volta che il lupo si è allontanato evitate di seguirlo;
  • nel caso assistiate a una predazione su animali selvatici, non cercate in nessun modo di interferire con l’azione di caccia del lupo per “salvare” la preda. Il lupo è un fattore di selezione naturale utile per l'equilibrio ecologico; 
  • se avvistate un lupo in alimentazione su una preda, evitate assolutamente di disturbarlo e se possibile, allontanatevi in silenzio; 
  • evitate anche di avvicinarvi e toccare le carcasse di animali predati;

Qualora si dovesse incontrare un lupo che si dimostra non diffidente o addirittura aggressivo, far notare la nostra presenza con le seguenti azioni:

  • non permettere al lupo di arrivare a meno di 100 metri da noi, facendo rumori o lanciando bastoni o sassi;
  • alzare e agitare le braccia per apparire più grandi;
  • allontaniamoci lentamente ma senza indecisioni e senza tornare indietro;
  • è bene non avere al seguito cani, rispettando i divieti del Parco, e là dove è consentito tenerli al guinzaglio;
  • non lasciare rifiuti fuori dai bidoni nei villaggi per non attrarre animali selvatici, volpi o lupi che siano.

Le vostre osservazioni possono essere importanti per il monitoraggio del lupo. Segnalate ogni vostra osservazione ai guardaparco di zona raggiungibili chiamando le sedi di valle del Parco.

Cosa devo fare in caso di predazione su animali domestici?

Seppure il lupo tenda a preferire prede selvatiche, la predazione su animali domestici è un evento possibile, soprattutto nel caso in cui ovini, caprini e bovini siano incustoditi o sorvegliati solo saltuariamente. L’Ente Parco indennizza i danni provocati dal lupo agli animali zootecnici nel Parco secondo uno specifico regolamento
Nel caso di avvenuta predazione su animali domestici è necessario allertare subito i guardaparco di zona o il caposervizio di valle in modo che si possa attivare quanto prima l’accertamento del danno al fine del suo rimborso. E’ prevista una visita di accertamento da parte di un veterinario entro 24 ore dal fatto e la domanda di rimborso deve essere presentata entro venti giorni.
 

Una possibile risorsa per il turismo

Il lupo non deve essere visto solo come un problema. Al contrario, se opportunamente conosciuto,  in alcune realtà montane si è dimostrato essere una risorsa a livello turistico, basti pensare al simbolo del Parco Nazionale della Majella, ma senza andare lontano, allo Spazio Lupo creato all'interno del centro visitatori del Parco in Valsavarenche o al Centro faunistico "uomini e lupi" aperto recentemente nel Parco delle Alpi Marittime, che attirano molti visitatori.

Per saperne di più scarica lo speciale dedicato al Lupo